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La storia della penna sul cappello degli Alpini


Gli Alpini portano una penna sul cappello... come mai? da quando? e che cosa c'entra Giuseppe Verdi?

La penna sul cappello è l'emblema degli Alpini fin dal 1872, anno di fondazione del corpo per iniziativa del capitano Giuseppe Perrucchetti.

Lunga circa 25-30 cm è inserita sul lato sinistro del cappello, leggermente inclinata all'indietro: è di corvo (nera) per la truppa, d'aquila (marrone) per i sottufficiali e gli ufficiali inferiori, d'oca (bianca) per gli ufficiali superiori e i generali.

Il dischetto di lana, o nappina, nel quale viene infilata la penna, distingue i battaglioni di ogni reggimento: il primo battaglione ha la nappina bianca, il secondo rossa, il terzo verde e il quarto azzurra.

L'idea della penna non venne per caso. Il copricapo doveva ricordare il Risorgimento dal quale era nato il Regno d'Italia, i cui confini settentrionali sarebbero stati presidiati dal nuovo corpo militare.

Deriva dal cosiddetto "cappello all'Ernani", chiamato così dal copricapo tondo e con la penna indossato dal protagonista dell'omonima opera lirica composta da Giuseppe Verdi nel 1844, in cui si narra di un montanaro ribelle che si oppone alla tirannia spagnola.

Il compositore italiano (il Cigno di Busseto) per la sua opera prende spunto dal dramma "Hernani, ou l'honneur castillan" di Victor Hugo che, dalla prima rappresentazione alla Comédie-Française nel febbraio 1830, causò veri e propri scontri tra sostenitori del classicismo e fautori del nuovo clima romantico, in quella che verrà detta la "battaglia di Hernani".

Le polemiche si ripeterono praticamente ad ogni replica e l'opera, con la sua significativa prefazione, è tuttora considerata l'atto di nascita del Romanticismo francese.

Per i suoi contenuti eroici e per la natura del protagonista Ernani, che incarna simultaneamente l'anima trasgressiva del bandito e quella galante ed appassionata del paladino di onore e liberta, l'opera si offrì anche come prezioso spunto per sviluppi musicali. Nella composizione di Giuseppe Verdi "Ernani" diviene uno dei primi veri eroi romantici del teatro musicale. Quest'opera, tra le più saldamente legate agli ideali del patriottismo risorgimentale, lanciò anche una vera e propria moda, suggerita dai costumisti del Teatro la Fenice, che per la prima veneziana avevano realizzato il look del protagonista seguendo i suggerimenti del testo francese: il mantello di Ernani e soprattutto il suo cappello con la penna, portato dai patrioti veneziani e milanesi. Indossato da uomini e donne, divenne un vero emblema dell'amor di patria e alcuni anni dopo, il cappello con la penna diventerà il noto e amato simbolo degli Alpini.


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