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Catania capitale degli Alpini
Editoriale di Daniele Lo Porto
Catania si è scoperta città di Alpini. In oltre duecentomila hanno raggiunto
il capoluogo etneo per partecipare alla 75esima Adunata nazionale, un
evento preparato con cura dall’Amministrazione provinciale che ha seguito
costantemente la “gestazione” iniziata oltre tre anni fa.
La massiccia partecipazione delle penne nere è stato un risultato straordinario: gli
stessi organizzatori dell’Ana pochi mesi fa consideravano già un successo se si
fosse raggiunta la presenza di 80-100 mila “bocia” e “veci”.
“Troppo lontana la Sicilia…” ci dicevano quasi con rammarico e rassegnazione,
forse a voler mettere le mani avanti per evitare spiacevoli confronti con i tanti
che appena un anno fa avevano invaso ogni strada, “carruggio” , piazza di
Genova. Ma la città ligure è a due, tre ore massimo di auto dalle sedi dove maggiore
è la presenza degli Alpini.
E, invece, la tanto lontana Catania si è rivelata un richiamo irresistibile:
in migliaia hanno fatto rotta, con ogni mezzo di trasporto, verso l’estremo lembo
del patrio suolo. Già diversi giorni prima dell’appuntamento si sono sparsi in gran
parte della Sicilia orientale e centrale, occupando alberghi, pensioni, ostelli, trovando
ospitalità per tende e caravan negli spazi verdi di città e paesi. Se Catania
era il luogo centrale dell’adunata, gli Alpini hanno trasformato mezza Sicilia in
un solo, grande luogo d’incontro.
Vino e salsiccia, canti e goliardia: questi gli ingredienti di una festa che si è protratta
ben oltre la scadenza prevista. Catania si è imbandierata con il tricolore
che ha cementato mille dialetti, giovani e vecchi uniti dall’orgoglio di indossare
un berretto ed una penna, logori o nuovi di zecca, ma ricchi di tradizione, storia,
sentimenti.
Abbiamo capito perché tra i militari sono coloro che più di ogni altro
riescono a catturare la simpatia, il rispetto, l’ammirazione della gente, impegnati
come sono ogni giorno, da sempre, non solo in operazioni di difesa, ma anche di
protezione civile e di interventi umanitari in tutte le aree di crisi internazionale.
Il successo di un evento indimenticabile per chi lo ha vissuto in prima persona è
merito, certo, anche degli Alpini, ma – non dimentichiamolo – dei meravigliosi e
inimitabili Catanesi che hanno accolto con spontaneità e calore i “continentali”.
Sui quotidiani locali sono giunte decine di lettere, di messaggi di ringraziamento,
di soddisfazione per l’accoglienza ricevuta.
Catania ha conquistato gli Alpini, gli Alpini hanno conquistato Catania.
Daniele Lo Porto
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